28 giugno 2007

(PARENTESI ) A RITROSO DA UNA VITA PRECEDENTE...

MANGIARE GLI ANIMALI
SOFFERENZE PATITE E RISPARMIATE
Ho deciso da tempo di non nutrirmi piu' di lacrime e di sofferenze, ne' le mie ne' le altrui.



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AGGIORNAMENTI SU COME PROCEDONO LE COSE....
Anche adesso mi sveglio sempre alla solita ora, come se ce ne fosse bisogno.
Per quasi 4 anni mi sono svegliata alle 6, inutilmente, per fare una muta colazione con lui, che partiva alle 6.30.
Poi, tornavo a letto, e per la maggior parte di questi anni, ci restavo un po', visto che ero disoccupata.

Piu' volte mi ha chiesto perche' lo facevo, e per tutta risposta gli ho scritto quel brano da "Le ore" di Cunningam, quello con il dialogo sul "perche' mi alzo e ti preparo la colazione".
Un libro magnifico.

Adesso non ce ne sarebbe piu' ragione, le poche volte che lui dorme qui si alza e beve il caffe' in silenzio, raramente saluta quando esce, probabilmente con la scusa che cosi' non mi sveglia.
Nel giro di un mese e' cambiato tutto, e del resto nel 2003 era cambiato tutto in un giorno, quello in cui era arrivato con la sua valigetta di magliette, per fermarsi da me qualche giorno.

Sono stanca, sono triste, il sangue mi prude nelle vene, mi sembra che qualcosa stia aspettando di essere fatto.
Da me, naturalmente.

10 maggio 2007


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DA OGGI SI RI-VOLA
Ho scoperto che non a cicli di 5 anni la mia vita si rivolta, ma a cicli di 10, e a partire dall'anno sette di qualsiasi decennio...

E ho scoperto che la primavera e' stata sempre la stagione piu' beffarda con me: ha chiuso e aperto i cicli, come la neve che si sciacqua via mentre i germogli occhieggiano ridanciani e delicati.

Nel mezzo, fra un sette e l'altro, tutti i tentativi per solidificare il terreno sono stati accolti, ma non erano mai realizzati davvero, e le fondamenta ricadevano esauste di aver sostenuto l'insostenibile

Il terreno pero', si sa, soffre e si consuma, e l'ultima volta e' sempre dolorosa piu' della precedente.

Il terreno, si sa, consumato e richiesto di vita, prima o poi si esaurisce e cede. e l'ultima volta un giorno o l'altro sarà davvero tale.

Questa volta?

26 maggio 2007



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LA PRIMA VOLTA E' LA PIU DIFFICILE?
Avevo un piccolo biglietto, scritto negli anni d'oro della mia vita, iniziati e finiti nel 1994, in cui avevo annotato i titoli dei libri che avrei scritto.

Buscando Posadas era uno di quelli, ma l'unico che ricordo ora.

Il biglietto deve essere finito male, anche se ha attraversato l'oceano piu' volte con me, che in caso di modifiche ai pensieri lo volevo sempre a disposizione..

Oggi, a disposizione, non mi resta che l'ora in cui sto vivendo, e anche quella non e' tutta li' solo per me.

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