02 giugno 2007

ALBE

"Mi piace prepararti la colazione" dice Laura "Mi fa sentire bene"
"La colazione posso prepararla io, solo perche' mi devo svegliare all'alba non significa che devi farlo anche tu"
"Ma voglio farlo"
Il frigorifero borbotta. Un'ape batte pesantemente, insistentemente contro il vetro della finestra. Laura prende il pacchetto di Pall Mall dalla tasca della vestaglia. Ha tre anni piu' di lui (c'e' qualcosa di vagamente indecoroso in questa differenza, di vagamente imbarazzante): una donna dalle spalle larghe, spigolosa e scura, con l'aria da straniera, sebbene la sua famiglia abbia cercato di prosperare in questo paese, fallendo per piu' di cent'anni. Tira fuori una sigaretta dal pacchetto, cambia idea, la rimette a posto.
"Va bene" dice lui "Se davvero vuoi, domani ti sveglio alle sei"
"Bene"
Si versa una tazza di caffe' fatto da lui. Con la tazza fumante in mano torna dal marito e gli bacia la guancia. Lui le dà qualche colpetto sul fondoschiena, con affetto e senza badarle. Non sta piu' pensando a lei. Sta pensando al giorno che lo aspetta: il viaggio in auto in centro, la torpida quiete dorata di Wilshire Boulevard, dove tutti i negozi sono ancora chiusi e solo le persone piu' cordiali e diligenti, giovani che si svegliano presto come lui, si muovono attraverso i raggi del sole non ancora toccati dallo smog quotidiano. Il suo ufficio sarà silenzioso, le macchine per scrivere nell'angolo delle segretarie ancora coperte dal telo, e lui e alcuni altri uomini della sua stesa età avranno un'ora intera, e forse qualcosa in piu', per dedicarsi al lavoro di scrivania prima che i telefoni comincino a squillare. A volte gli sembra intollerabilmente bello che lui possa avere tutto questo: un ufficio e una nuova casa con due stanze da letto, responsabilità e decisioni, pranzi veloci e allegri con altri uomini.
.......................
"Guarda l'orologio da polso, sebbena sappia già che ora è. "Ehi, devo andare."
"Buona giornata"
"Anche a te"
Si alza. Per un po' sono completamente assorbiti dal rituale della sua partenza: prendere la giacca e la valigetta, scambiarsi baci e saluti; lui di spalle mentre attraversa il prato fino al vialetto, Laura e Richie dietro la porta a zanzariera. Il loro prato, straordinariamente innaffiato, è di un verde brillante, quasi innaturale. Laura e Richie rimangono li come spettatori a una parata mentre l'uomo guida la Chevrolet verde-azzurro giu' per il corto vialetto e poi nella strada. Lui saluta per l'ultima volta, allegramente, da dietro il volante.
......


Michael Cunningham
"Le ore" - Premio Pulitzer 1999

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