28 luglio 2008

GIUSTIZIA E' FATTA, ma da chi?


IL MESSAGGERO
26 LUGLIO 2008
Santander, una cornata da 17 centimetri al gluteo: il torero abbandona l'arena con le vesti stracciate
Muleta sotto il braccio, dopo. Un grande spavento, prima. E' accaduto nell'arena di Cuatro Caminos, a Santander, dove el matador Domingo Lòpez Chaves ha subito una cornata di 17 centimetri nella parte interna del gluteo sinistro. Era il suo primo toro, il secondo della serata (in tutto sono sei tori per tre toreri, due a testa). Chaves, al centro dell'arena, stava facendo la conoscenza del nuovo avversario, provando scaldare il pubblico con qualche colpo di "capote" (il panno grande, dopo sarebbe stato il momento dei picadores, subito seguiti dai banderilleros), quando è stato incornato, senza via di scampo.
A vederlo così, Chaves, che esce malconcio dalla plaza, è l'immagine del torero vinto. Umiliato. L'immagine in se, fa a pugni con il vecchio e mai consumato stereotipo del torero rubacuori. E invece no. Se proprio luogo comune deve essere, Chaves l'ha ingigantita quell'immagine, elevandola all'ennesima potenza. Dopo l'incidente, nel corso del quale è stato letteralmente sbalzato in aria da Velador, una bestia da 594 chili, Chavez ha dimostrato tutte le qualità che si richiedono, nel mondo taurino, a un matador che si rispetti. Forza, coraggio, passione e capacità di sopportazione di dolore. In Spagna direbbero semplicemente: «Mucha toreria». Proprio quella che ha dimostratro di avere el diestro in questione. Nonostante la profonda ferita, il torero di Salamanca si è ritirato in infermeria solo dopo aver ucciso l'animale. Rinunciando, invece, alla seconda esibizione. «La prognosi non è riservata», hanno detto i medici dell'ospedale Marquez de Valdecilla, dove è
ricoverato in osservazione.

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