che cosa si potrebbe offrire mai a un Dio per salvare la propria anima
sudicia e dolente?
<<.. deporrò ai vostri piedi il bottino che ho accumulato in anni di notturni saccheggi, sottratto agli argentei bauli dei poeti e dei prosatori, a quelli dei ferrei filosofi e dei medici, alla cassetta delle elemosine della sapienza popolare e al forziere d'oro lucente, e senza fondo, delle Sacre Scritture.. a chi ben conosce la mia pochezza confermo che di mio non troverà che la disposizione della materia, un fuggevole avviso al benigno lettore e le parole di dedica che il cuore mi detterà>>
Nessun commento:
Posta un commento