E' la spia di cambiamenti profondi che si sono determinati nei rapporti socio culturali.
Si parla d' arte come di un "indotto che porta denari", della necessità di fare sistema per non essere tagliati fuori dai paesi che sull "arte" investono, di quadri che diventano capolavori solo in riferimento all'alto prezzo di vendita.
Il valore mercantile fa premio su quello intrinseco dell'opera. I critici, salvo virtuose eccezioni, hanno finito per riconoscere il primato del mercato ritagliando per se solo il ruolo di supporto e di certificazione.
Questo è un sistema corrotto che produce un danno etico molto rilevante .
Alberto Sughi
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